martedì 31 gennaio 2012

I travasi fatti da Matteo

Vi posto le foto con i travasi di Matteo...un secolo fa!

Una tazza e il succo: sporco assicurato, ma anche il movimento classico!

Con la pasta, tre contenitori di diversa ampiezza e un imbuto.

Al parco con la sabbia...in lontananza si può anche notare la carrozzina della piccola Maryam

quando un bimbo sta male...

....forse si fa male o sta male per avere le coccole.
....forse è per farti sxoprire quanto quella che si chiama normalità, forse tanto normale e scontata non lo è.

Maryam è volata dallo scivolo ed è qui con me (che oggi sarei rincasata tatdi, tardi per darle il bacio della Buonanotte). Il visino rovinato, il naso colante, il collo insaccato...e il rischio di un trauma cranico.

e quello che ti chiedono è solo "Stao con me"
Maryam dicembre 2010
Quanto si corre in questa vita, quanto vorrei potermi liberare da un po' di pesi e godermi attimi d'infinito che non torneranno più.

lunedì 30 gennaio 2012

Bici.... che passione

Lo ammetto: detesto guidare la macchina. 
Lo ammetto: andare in bici mi fa sembrare di volare.
Lo ammetto: la bici mi fa sentire in pace con me...e con il futuro dei miei figli.
Lo ammetto, con 3 pieni del mio furgone posso permettermi una signora bici ogni anno (peccato che poi adoro talmente le mie bici da tenerle minimo 5 anni l'una...).



Con Teo a Bolzano in Bici settembre 2008

C'è chi, quando nasce un cucciolo, cambia macchina...io guardavo i carrelli per i miei cuccioli con la pancia...anche se con la seconda è arrivato il T5 VW per la gioia mia e di Renato! Con Matteo e Maryam ho usato la bici fino all'ultimo giorno, sempre, ovunque, anche per andare a fare il tracciato due giorni prima di partorire (e tutti e due ronfavano alla grande anche dopo la pedalata). Con Maryam avevo fatto pure una mega spesa e Matteo dietro di me (forse quella volta avevo un pochetto esagerato).



La bici era il mio amore...ed è così anche oggi. Viaggiamo con il nostro carrello-passeggino con il bello e il brutto tempo...ed è la mia salvezza! Due bimbi in un carrello in alluminio superleggero. Si attacca velocissino (ha imparato a farlo anche Teo), si stacca, pesa meno del seggiolino ed è sempre pieno di giochi, palle, libri e coperte. Si può? Io dico che se uno usa il buonsenso può! E' ovvio che vado sulle ciclabili e i pochi tratti che faccio in strade prive di pedociclabili presto la massima attenzione. Evito le zone piene di traffico...e canto con Teo e Maryam mentre la bici vola.

domenica 29 gennaio 2012

Ripetere, ripetere, ripetere....per diventare grandi

una spiaggia di polenta...Teo inverno 2008
E' uno degli aspetti più particolari della metodologia: ripetere per il gusto di ripetere.
A dirla così sembrerebbe strano, sembrerebbe assurdo...invece non lo è!

Versa, riversa, travasa, ritravasa.
Montessori parlava della ripetitività degli esercizi e dei bisogni interni del bambino che con la ripetizione spontanea si tranquillizza e assimila. Ed è vero!

In questo momento la monella di casa continua a svuotare il vaso delle matite colorate, le sistema una vicina all'altra, le rimette nel vaso, le ritira fuori, le mette nuovamente nel vaso. Continua così, tre, quattro, cinque volte. Ha sete di questo e la lascio "bere". E' il mondo della logica e della geografia: dentro, fuori, fuori, dentro.
Ama versare liquidi nelle ciotole, pasta nei contenitori, catenelle e chiodini in vasetti.
Non serve tanto per farla felice: un pugno di pasta, tappi di sughero, chiodini di plastica, fagioli, vasetti di yogurt e alimenti ormai finiti, cucchiai di diverse dimensioni e...una mamma non troppo maniaca dell'ordine e della casa specchio (un bambino non si ricorderà mai di una casa pulita....ma di una mamma che ha giocato con lui sì! Evviva la pulizia, l'ordine fatto con i cuccioli ma non la maniacalità).

E mi ritorna in mente il lunghissimo primo inverno di Matteo, sempre ammalato, dove i travasi con la farina gialla di polenta ci facevano compagnia in pomeriggi lunghi dove aspettavamo che il nostro papi tornasse da noi a casa. Quanta polenta rimaneva a terra...ma che tranqullità in quei pomeriggi...che nostalgia di quel piccolo esploratore!

Non interrompete questa grande ricerca interiorie, lasciate ai vostri bimci la possibilità e il modo di fare esperienze. Un po' di fantasia mamme! Fate un po' di riciclaggio in casa: date nuova natura alle scatole, ai barattoli, ai bottoni, ad un pugno di pasta....e il vostro cucciolo vi ringrazierà!

sabato 28 gennaio 2012

Bubbly Nature Creations: Thrifty Thursday: Alphabet Stones

Questo lo voglio fare.

Il lavoro per arrivare a questo bellissimo lavoro finito consiste in:
- stampare le lettere colorate su carta adesiva;
- applicarle a gocce di vetro (dalla regia il mister di casa dice che si trovano in negozi tipo Ikea);
- giocare con i bimbi.

Di che si tratta? Ma di queste bellissime goccioline!!!!!!

Bubbly Nature Creations: Thrifty Thursday: Alphabet Stones: Want a fun and stylish way to display the alphabet on your fridge? Or maybe leave the magnets off and use these stones as a game.

E ti chiederai a che cosa serve questo lavoro.
A giocare con le lettere, creare rebus, memory associando immagini...a scatenare la fantasia!

ABC: 40 e più attività legate all’alfabeto » La pappadolce

E da dove si incomincia? Come faccio a realizzare materiale?
Nel web si trovano siti e blog mitici, pieni di informazioni, spunti da cui partire.
Questo è uno dei miei preferiti....oggi vi lascio la pagina della lingua:

Se il buongiorno si vede dal mattino...

Un sito di una grandiosa mamma...per chi vuole snasare nel mondi Montessori e Waldorf e farne quel che si vuole.

giovedì 26 gennaio 2012

Il perchè del mio corso Montessori...Fabrizio!

Nasco come insegnante specializzata...rimango insegnante specializzata OGGI e lo sarò SEMPRE!
I miei 17 alunni sono TUTTI alunni con diverse abilità, chi con bisogno di recuperare, chi con bisogno di scoprire...chi con bisogno di pazienza.
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Ho iniziato il corso Montessori nel 2008...l'ho terminato dopo due anni con la piccola Maryam tra le mie braccia. avevo assistito alle ultime lezioni con la piccola di 4 giorni...a pensarci adesso mi vengono i brividi.
Maryam al corso Montessori febbraio 2010



Non è stato facile conciliare tutto: i corsi si tenevano il venerdì e il sabato, c'erano i materiali e gli esami intermedi da preparare, gli album montessoriani da preparare, il corso in estate quando avrei voluto solo dedicarmi a Matteo che aveva solo 1 anno quando tutto è iniziato.








Ma la motivazione era tanta: volevo che Fabrizio imparasse a leggere.
Il corso lo avevo iniziato proprio per lui: volevo che qualcuno mi aiutasse ad essere una brava insegnante capace di trovare una chiave per aprire la sua mente. Andava in quinta elementare e riconosceva poche lettere. Quante litigate con lo psicologo e la logopedista...che dopo 2 anni volevano gettare la spugna.

"Sapere dove si vuole andare: avere davanti un cartello stradale". Io lo sapevo dovevo volevo arrivare: volevo dare un riscatto a questo ragazzino, riuscire a sistemare i tasselli della sua testa per aiutarlo a leggere, a scrivere, perchè nel 2008 non era possibile mollare tutto e lasciare che un bambino non potesse scoprire il mondo delle parole.

Siamo partiti da zero: lettere smerigliate, i famosi cartellini di legno con lettere e numeri smerigliati che Montessori aveva realizzato per la Casa dei bambini.
Disegni, scatole piene di oggetti: Con cosa inizia questo? Questa è la A! Dove è un oggetto che inizia con A? Che lettera è questa? Come si scrive la A?
Poi iniziammo a leggere sillabe, lezione a tre tempi di continuo, oggetti, colori, libri e un po' di bronci.
Quanto ho martoriato Fabrizio...e lui che voleva solo continuare a vagare per la classe, giocare al PC, cantare. Incominciò a scrivere, ma non capiva che cosa scriveva (il processo della lettura avviene dopo...ed è legato ad un altro emisfero...).

Ma dopo 3 mesi, a Natale avviene il miracolo: BABBO NATALE, RENNA, REGALO.....leggeva, leggeva singole parole.

Sono una persona che si emoziona quando la vita mi vuole donare qualcosa... e la magia che Fabrizio mi ha regalato era veramente qualcosa di unico! Le lacrime agli occhi: io con Alex, la mia supercollega. Avevamo vinto, avevamo portato luce in un mondo buio, avevamo portato Fabrizio nel mondo delle parole. Che lacrime, ti ricordi Alex?

Oggi l'ho visto che correva in bici: piccolo uomo! Il prossimo anno andrà alle superiori, sa leggere, sa scrivere in corsivo, sa fare operazioni...ha trovato il modo di non farsi escludere dal mondo.
Sorridi, piccolo grande Uomo! Buona strada Fabrizio!

domenica 22 gennaio 2012

Maria, Maria chi sei tu Maria?

Maria Montessori nacque a Chiaravalle nel 1870...sono passati circa 132 anni e di lei si parla, si discute e le si fanno fischiare le orecchie in bene e male. Era una ragazzina interessata all'arte e alle scienze, in matematica e grammatica non era proprio una cima ma comunque brava.
Dopo aver frequentato la scuola tecnica femminile a Roma decide di proseguire gli studi: decide d'iniziare una strada dura, a quel tempo poche ragazze prendevano il diploma, moltissime si fermavano all'esame della terza elementare, figurarsi frequentare l'università!

Arrivò a Medicina: non fu facile, anzi.
Le dissero di scegliere pediatria e ginecologia...ma lei disse di no! Si dedicò alla chirurgia, alla psichiatria, allo studio anatomico e nervoso fino ad arrivare a lavorare con i "deficienti" minorenni di un istituto psichiatrico: i diversamente abili stavano parcheggiati in questi posti, senza essere stimolati perchè non considerati adeguati alla società.

E qui nasce il metodo: si dedica alla costruzione di materiali sensoriali, studia esercizi per stimolare i ragazzini davanti a lei, fa la magia di DARE IL MONDO a chi era stato levato.
Arrivano poi i materiali della lingua e della matematica, gli incastri della geometria, della scienza e della geografia. I bambini imparano a leggere, si appassionano, scoprono, studiano e prendono la Licenza della scuola elementare.

Si apre la prima Casa del bambino nel quartiere San Lorenzo di Roma, si passa alla formazione di insegnanti con metodo Montessori, una scoperta che se non ci fosse stata....io non sarei diventata quella che sono!


Dare ciò di cui si ha fame...perchè un bambino ha fame di tanto: di gioco, di fantasia e di crescita.
E l'uomo di domani è il bambino di oggi


Una mela o due idee?

Sarà perchè in passato l'esperienza scout mi ha formata a vivere in gruppo dove sono stata abituata a discutere in modo costruttivo e lo stesso ho fatto a casa mia... per me condividere, aiutare ed accettare di essere aiutata a crescere (anche se ho 32 anni...quasi), sono ormai nel DNA.
Ecco perchè promuovo il tutoring nelle mie classi e nella mia famiglia.

Ecco perchè le regole grammaticali, storiche scientifiche ed ortografiche scoperte dai miei alunni divengono SEMPRE bagaglio degli altri alunni: ci si confronta, tutto si ferma per condividere la grande scoperta.

Ed è la base... George Shaw scriveva:
"Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee".
Viaggiare per conoscere San Galgano 2011

Perchè conoscere è scoprire il mondo...e se qualcuno mi aiuta nella scoperta e mi porta a vedere ciò che di bello la vita ha da mostrarmi...il cammino sarà più facile, perchè io farò lo stesso con te.

Decido...io vorrei che le miei idee possano diventare utili ad altri...e vorrei che le TUE idee possano essere d'aiuto per me.
Perchè tu ed io abbiamo molto da imparare...una mela in più non salva il mondo...ma la tua idea mi farà crescere...e tu con me!

sabato 21 gennaio 2012

In una notte invernale una mamma maestra incominciò a raccontare...

Vorrei per te, piccolo uomo, un mondo capace di farti scoprire quanto vivere sia bello...
...ed imparare ogni giorno dalle piccole cose!
Inizia in una notte d'inverno,
mentre la mia casa tace e i miei tesori dormono, questa piccola grande avventura!
Mamma Montessori Maestra...per me, per Matteo e Maryam, per la mia quarta classe Montessori.