sabato 5 maggio 2012

L'educazione Astronomica

Maria Montessori diceva: "Per iniziare diamogli il mondo". Partiva dal concetto che per iniziare bisognasse dare il grande e poi il piccolo, il microscopio. La scelta era legata all'interesse del bambino e alla manipolazione: un bambino chiede del mondo, delle stelle e della luna. La prima frase che ha detto Matteo a 16 mesi è stata: Vadda mamma, cna (luna). Il bimbo guarda il grande...la cellula arriverà dopo.

L'educazione cosmica, intesa come studio della storia, della geografia e delle scienze (biologia, astronomia, zoologia, botanica) permette al bambino di avvicinarsi al sapere scientifico. Vengono proposte grandi lezioni, uscite, consultazione di materiale e, in attività libera, autoproduzione di materiale.

Il mese di aprile ci ha visti alle prese con le stelle e i pianeti con i loro satelliti.

Abbiamo partecipato ad un ciclo di conferenze dove sono stati affrontati diversi temi:
- i moti della Terra;
- la Terra nell'Universo;
- i pianeti del Sistema Solare;
- la Luna e gli altri satelliti;
- le stelle;
- le costellazioni;
- i miti dell'Universo.

Per avvicinare maggiormente i ragazzi al mondo dell'astronomia si è preparato l'angolo della classe. Alcuni ragazzi hanno semplicemente copiato le informazioni che interessavano, altri hanno realizzato il proprio libro delle costellazioni. Due alunni hanno aiutato le maestre portando dei materiali che avevano a casa.

Ora lasceremo quest'angolo aperto per tutti nell'attività libera settimanale. I genitori hanno poi accolto la nostra richiesta di organizzare una serata insieme all'Osservatorio Astronomico che si trova nella nostra Provincia (San Valentino di Ega).

l'arte in classe

Si pasticcia, ci si prova, si respira nei colori, si osserva, si legge, si cuca nei libri lasciati aperti nell'angolo della conversazione. L'arte è un linguaggio che deve appartenere al nostro modo di vivere. Il disegno esprime quello che c'è dentro di noi. Ecco perchè penso sia importante non pensare all'arte come disciplina secondaria. Con essa il bambino può parlare e attraverso questo canale può arrivare ad altri. Il bambino va aiutato a scoprire i colori, i materiali e le tecniche che lo possano aiutare ad esprimersi sempre più. Questo mi piace, questo meno....aiutare il bambino a maturare un senso critico anche su quello che sta facendo.

Quest'anno ci siamo dedicati alla nascita della scrittura e alla natura.
Siamo passati dall'arte rupestre, all'Albero della vita di Klimt.

Gli alberi sono poi diventati spogli, l'aria azzurra e siamo andati ad osservare cosa accadeva nel nostro cortile, per poi creare il nostro albero d'inverno.
Fogli ruvidi e acquerelli scolastici
Questi piccoli acquerelli sono realizzati su cartoncino spesso ruvido e con colori scolastici.
Prima abbiamo steso una mano di blu o azzurro facendo attenzione a dare un'unica passata partendo dall'alto da destra a sinistra e arrivando fino in fondo. Una volta asciutto abbiamo lavorato con un pennello pieno d'acqua e uno solo con del colore. Il foglio veniva bagnato e con il pennello pieno di colore si creavano delle macchie sulla parte bagnata.

Fogli ruvidi e tempere
Siamo poi andati a trovare Mirò. Prima abbiamo realizzato con il pennello lo sfondo spruzzato con tempera di due-tre colori. Con un pennello nero abbiamo realizzato i simboli riportati nel quadro di Mirò...e un pochino modificati.

Acquerelli e fogli professionali
Ci proviamo. Ricordandoci la tecnica eseguita per l'albero invernale, abbiamo provato a celebrare primavera con i glicini (o come dice qualcuno sbagliando stagione con l'uva).